In relazione all'articolo apparso nel sito "La Legge per Tutti" il giorno 24.02.2015 dal titolo "Multe, tassa rifiuti e sulla casa: Equitalia e pignoramenti in bilico" vorremmo precisare che non è proprio cosi.
Secondo l'analisi della dott.ssa Maria Rosaria Randaccio, ex Intendente di Finanza, "il giornalista non precisa una cosa importantissima che noi invece conosciamo molto bene, ossia che il titolo esecutivo delle cartelle esattoriali per poter essere incassate dall'Agente della Riscossione (Equitalia) si forma esclusivamente attraverso l'ISCRIZIONE A RUOLO DEL DEBITO TRIBUTARIO DA PARTE DEL DIRIGENTE DELL'AGENZIA DELLE ENTRATE assunto tramite pubblici concorsi indetti ai sensi dell'art.97 della Costituzione, e da tutte le leggi da me richiamate in un documento recentemente pubblicato (in allegato).
Il Governo sta affidando la riscossione dei tributi ai Comuni perché gli stessi (Comuni) si avvalgono ancora dei Segretari Comunali, i quali in quanto Dirigenti possono sottoscrivere il documento che attiva la esecutiva della riscossione attraverso la sottoscrizione del ruolo di riscossione da parte dell'Autorità fiscale competente.
Infatti i Segretari Comunali sono dei Dirigenti, in quanto la loro carriera era equiparata a quella dei Dirigenti del Ministero delle Finanze ai sensi dell'art. 25 e della Tabella di cui al D.P.R. n. 749/72, e sono stati restituiti ai ruoli dirigenziali in ottemperanza a quanto disposto dall'art. 17 comma 82 della Legge n.127/97, mentre all'interno del Ministero dell'Economia e Finanze non si è ancora provveduto a dare attuazione alla suddetta Legge n.127/97 che all'art. 17 comma 82 che aveva abrogato le due leggi in base alle quali i Dirigenti del Ministero delle Finanze assieme ai Segretari Comunali erano stati Illecitamente e illegittimamente retrocessi in carriera con il loro inquadramento nella 9° qualifica funzionale, ossia alla qualifica impiegatizia riservata dal D.L. n.9/86 convertito nella Legge n.78/86 al personale della ex carriera direttiva soppressa 45 anni fa dall'art. 147 del D.P.R. n. 1077/70.
Il Ministero delle Finanze dal 1990 ad oggi, dopo aver decapitato i propri dirigenti, ne ha riassunto una piccola parte (.....) solo ed esclusivamente attraverso concorsi riservati anziché pubblici, per cui tutti gli atti firmati da costoro non sono nulli o annullabili ma INESISTENTI!"